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Di originale hanno mantenuto il nome e uno dei membri della vecchia formazione. I Ratt, celebre hair metal band degli anni ’80, guidata all’epoca dal cantante Stephen Pearcy, sono ufficialmente tornati in azione e intraprenderanno a partire da ottobre un tour, per il momento solo negli Stati Uniti, chiamato “Re-Invasion Tour“. La decisione di tornare sulla scena dopo anni di silenzio e di continui conflitti tra Pearcy e il resto della band è nata dal batterista originale Bobby Blotzer, che è anche il titolare della WBS, Inc., la società che si occupa dei tour della band e l’unica proprietaria del marchio Ratt. Blotzer si era esibito all’inizio dell’anno con il nome di Bobby Blotzer’s Ratt Experience insieme alla formazione che ora torna ad utilizzare il nome Ratt: Josh Alan (Sin City Sinners), Scotty Griffin (ex-L.A. Guns), Doc Ellis (Love/Hate) e un chitarrista di 22 anni chiamato Blaze. Blotzer ha spiegato coon dovizia di particolare la sua decisione di tornare sulle scene con questo nome e una formazione completamente rimaneggiata, come dichiarato in una recente intervista:
Ci ho pensato a lungo, e sono giunto alla conclusione che io sono nei Ratt, ne faccio parte da 33 anni, e questo è quello che sono, e la gente probabilmente preferirà venire da noi e sentirmi mentre suono la musica dei Ratt. Ho scritto quella musica insieme a loro, abbiamo scritto tutto insieme…dipende da colui con cui parli, ma la realtà è che abbiamo scritto la musica insieme, dai riff più semplici, e poi ci abbiamo lavorato sopra. Quello che faccio è suonare la nostra musica, anche brani che i ragazzi non volevano suonare. Non voglio dire che fosseero cattivi o altro, ma i ragazzi nella band avevano una mentalità ristretta per quanto riguardava il suonare tanto ottimo materiale contenuto fra la traccia 1 e la traccia 10. Prima di tutto, abbiamo sempre registrato dei video, e provare a convinvere Warren DeMartini o Stephen Pearcy a suonare altri brani sarebbe stato terribilmente difficile. Ma alla gente piacciono anche altri brani…come “Closer To My Heart”, alla gente piace. Se Warren o Stephen pensavano che la gente non rispondesse alla loro scala di suoni e di movimenti, allora se ne andavano. E di solito succedeva tre giorni prima di iniziare un tour. Quindi eccomi qua con la mia promessa, cacciare via gli stronzi. Tutti i fan dei Ratt sanno che ci sono tanti ottimi brani che non sono neanche delle B-sides; sono brani che sono sul disco che spaccano il culo. Ce ne sono così tanti che vorrei suonare, e la mia idea è proprio di suonare quelli. Naturalmente, suoneremo anche i pezzi che bisogna suonare obbligatoriamente…e non mi importa, perchè mi piacciono anche quelli. Quando ci esibiremo in set più brevi, ad esempio se ci dovessero chiamare per un festival e avessimo a disposizione 40 o 45 minuti, li suoneremo. Il fatto è che i Ratt non si sono esibiti per il trentennale di “Out Of The Cellar”, e questo mi ha dato molto fastidio. Per cui, ora siamo al trentesimo anniversario dell’uscita di “Invasion Of Your Privacy”, e durante il prossimo tour voglio suonare quell’album dall’inizio alla fine. E se dovessimo avere più tempo a disposizione, se fossimo headliner a uno show, allora lo suoneremo dall’inizio alla fine. Non voglio diffondere tutte le idee, ma lo suoneremo per intero, non importa quanto tempo avremo a disposizione.

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